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Premessa

Gli effetti delle variazioni climatiche sono considerati un rischio rilevante per la salute. Le conseguenze sulla salute delle ondate di calore dipendono principalmente dal livello di esposizione (durata, intensità e rapidità di insorgenza delle ondate stesse), nonché dalle condizioni di “fragilità” della persona. Infatti, benché chiunque possa subire gli effetti del caldo, l’impatto delle alte temperature e delle ondate di calore sulla salute non è omogeneo nella popolazione.

A parità di livelli di esposizione alcuni individui, a causa di specifiche caratteristiche socio- demografiche, di salute e di condizioni di vita, hanno un rischio maggiore di subire gli effetti negativi dell’esposizione alle alte temperature.

Osservazioni epidemiologiche concordano nell’indicare l’età tra i principali co-fattori di rischio per la mortalità e la morbosità legate al caldo. Gli anziani (sopra i 75 anni) e i molto anziani (sopra gli 85 anni) sono quelli che concentrano il rischio rispetto ai giovani adulti. Infatti, possono presentare due caratteristiche sfavorevoli: a) una ridotta mobilità, che ostacola il soddisfacimento dei propri bisogni e b) una ridotta capacità di manifestare i bisogni stessi (compresa l’assunzione di liquidi) a chi si prende cura di loro. Inoltre, il caldo rappresenta un “catalizzatore”, una sorta di evento naturale, capace con i suoi effetti negativi sulla salute di rendere manifesta una eventuale preesistente condizione di solitudine e di rarefazione delle reti sociali.

Quindi, al di là delle condizioni meteorologiche, occorre prendere in considerazione i fattori favorenti il rischio derivante dalle ondate di calore: condizioni socio-economiche (quali la povertà), l’età avanzata e/o la presenza di alcune patologie associata all’isolamento e alla solitudine, la non conoscenza della lingua locale, il limitato accesso ai media, la difficoltà/impossibilità ad esprimere i propri bisogni e tutto ciò che riduce la consapevolezza dei rischi e limita l’accesso alle soluzioni di emergenza.

La Regione Emilia-Romagna, già nell’estate del 2004, aveva predisposto delle Linee di intervento per mitigare l’impatto di eventuali ondate di calore. Anche quest’anno, la Regione ha confermato le indicazioni degli anni precedenti, al fine di consolidare un sistema ordinario di gestione dell’impatto di eventuali ondate di calore (Linee regionali di intervento per mitigare l’impatto di eventuali ondate di calore- estate 2020” in applicazione della DGR 584/2013).

Per fare fronte ai possibili disagi legati alle alte temperature e mitigare il loro impatto, il Dipartimento di Cure Primarie insieme al Responsabile del Servizio Integrazione Socio-Sanitaria del Distretto di Castelfranco Emilia e i Comuni dell’Unione del Sorbara, anche quest’anno, hanno predisposto un programma condiviso di interventi.

Le azioni individuate si pongono come consolidamento delle esperienze realizzate nel corso degli anni precedenti e come parte integrante di un più ampio progetto socio-sanitario a tutela della popolazione “fragile” o a rischio di fragilità, soprattutto anziana, finalizzato al contrasto dell’isolamento e della solitudine.

Piano delle azioni

Il Distretto, i Comuni del territorio e il Dipartimento di Cure Primarie, in accordo con i MMG, sulla base della D.G.R. sopramenzionata e dell’esperienza acquisita nelle estati precedenti hanno predisposto un programma condiviso di interventi:

Selezione degli “anziani fragili”

Viene definita una mappa degli anziani di età >75 anni.

Le liste estratte dall’Applicativo dedicato al “piano caldo” dell’Azienda USL di Modena, contengono i nominativi degli anziani di età ≥75 anni, assistiti nel Distretto di Castelfranco Emilia. Nell’elenco non sono ricompresi i pazienti già seguiti dal SADI e gli ospiti delle strutture residenziali.

Le liste vengono inviate dalle Cure Primarie via mail in modalità protetta ai Medici di Medicina Generale che individueranno gli “anziani fragili” per le caratteristiche del nucleo familiare o per specifiche patologie e che necessitano di una maggiore attenzione sulla base della locandina (soprattutto in occasione del periodo estivo).

I MMG segnaleranno i nominativi degli “anziani fragili” direttamente alla Centrale Operativa Territoriale (COT) (tel. 059-5137170 e-mail: cot.castelfrancoemilia@ausl.mo.it sia in caso di anziani con evidenza di problematiche di natura strettamente sociale, che in caso di pazienti in cui vengano rilevate problematiche di natura sanitaria, o socio-sanitaria. I MMG potranno comunque segnalare quali “soggetti fragili”, anche pazienti non contenuti nelle liste, o situazioni di difficoltà non strettamente legate alla fase estiva.

Rete di assistenza domiciliare distrettuale

Sarà garantita la continuità tra ospedale e territorio (dimissioni protette che necessitano dell'attivazione dell'assistenza domiciliare) e la presa in carico di situazioni urgenti rilevate sui territori comunali, attraverso la COT (tel. 059-5137170 e- mail: cot.castelfrancoemilia@ausl.mo.it). Gli ospedali inoltre segnaleranno alla COT distrettuale la dimissione di assistiti ultrasettantacinquenni soli o che potrebbero giovarsi della attivazione di un servizio “leggero” di sorveglianza domiciliare.

Coinvolgimento MMG

sarà inviata, via e-mail, copia del progetto, depliant informativi tradotti in diverse lingue, l’elenco dei pazienti selezionati. Sarà compito dei MMG, in occasione di sostituzioni, informare anche i sostituti sul progetto evidenziando eventuali situazioni particolarmente a rischio. I MMG dovranno identificare, all’interno del nucleo/gruppo associato di appartenenza, un collega che possa fungere da punto di riferimento per il sostituto.

Casa Protetta/CRA

Tutte le strutture sono dotate di impianti per il raffrescamento e sono stati rinforzati i protocolli di monitoraggio estivo. Sono stati definiti criteri corretti per l’utilizzo degli impianti di climatizzazione in dotazione, orientati al benessere dell’ospite, alla flessibilità e al consumo energetico.

Sensibilizzazione e aggiornamento degli operatori

Distribuzione di materiale informativo sulla problematica del caldo per le persone "fragili" o a rischio di fragilità e sui comportamenti più corretti da adottare per prevenire le gravi conseguenze sulla salute ai MMG, Medici di Continuità Assistenziale, alle Assistenti Sociali, agli operatori addetti all'assistenza, alle collaboratrici familiari (attraverso apposito materiale in lingua) e a vari soggetti attivi sul territorio.

Monitoraggio settimanale della mortalità e degli accessi al Pronto Soccorso riferiti alle persone anziane con età >75 anni

il monitoraggio di queste persone, particolarmente esposte al rischio di eventi acuti e/o aggravamento di condizioni patologiche preesistenti, a seguito dell’esposizione ad ondate di calore, coinvolgerà le aziende sanitarie (Presidio e Policlinico).

Coinvolgimento del volontariato

Si prevedono forme di collaborazione con le associazioni di volontariato, per fronteggiare le situazioni di emergenza.

Informazione ai cittadini

Sensibilizzazione dei cittadini sul problema attraverso la diffusione di un opuscolo predisposto dall’AUSL, contenete le informazioni sulle principali misure da adottare per affrontare al meglio le problematiche legate al caldo. Questo opuscolo sarà inviato per e-mail ai Medici di Medicina Generale, che provvederanno a distribuirlo al bisogno ai loro assistiti. Inoltre, le informazioni contenute nei depliant saranno inoltre riportate sui siti internet degli enti locali.

Informazione alle assistenti familiari

Sono disponibili le raccomandazioni più importanti da conoscere per difendere l’anziano dal caldo, rivolte a coloro che fanno assistenza a domicilio (badanti) e tradotte nelle sei lingue più frequentemente parlate da questi operatori. I volantini saranno diffusi attraverso i MMG, le Assistenti Sociali e le infermiere del servizio Domiciliare.

Informazione sull’andamento del caldo durante il periodo estivo

Per tutto il periodo estivo, L’ARPA predisporrà quotidianamente dei bollettini contenenti le previsioni metereologiche della giornata in corso e dei due giorni successivi, con la previsione delle ondate di calore. I bollettini saranno disponibili sul sito www.arpa.emr.it/calore e verranno inviati ai Servizi Sanitari e ai Servizi Sociali del distretto. Inoltre, nel caso siano previste situazioni di disagio climatico (“DISAGIO” o “FORTE DISAGIO”) verrà inviato un “alert” ai MMG, ai Pediatri di Libera scelta, alle Assistenti Sociali del distretto e alle strutture residenziali e o disabili adulti, per informarli della condizione di rischio.

Piano di Emergenza

Definizione di un “GRUPPO OPERATIVO/UNITA’ DI CRISI DISTRETTUALE “per l’attivazione dei servizi della rete in caso di allarme (quali decisioni prendere in ordine alla evenienza di protratte ondate di calore, come contattare le persone a rischio, con soluzioni di accoglienza temporanee per far fronte alle ondate di calore).

Il “GRUPPO OPERATIVO/UNITA’ DI CRISI DISTRETTUALE” vede il coinvolgimento di operatori dell’UDP, dei Servizi Sociali dei Comuni, del Dipartimento di Cure Primarie (COT, Area Integrazione Socio sanitaria Anziani-Disabili, Cure Primarie), della Protezione Civile e due rappresentanti dei MMG.

Il gruppo operativo/unità di crisi verrà attivato in caso di disagio climatico (4 giorni di forte disagio climatico da ondata di calore) per la presa in carico di situazioni complesse segnalate dalla COT e strettamente correlate al persistere delle alte temperature, per la individuazione di risposte adeguate, attraverso l'attivazione dei servizi della rete.

Avviato inoltre un progetto di condivisone dati al fine della trasmissione e corretta gestione dei dati personali e di salute dei soggetti che versino in condizioni di fragilità e/o non autosufficienza, residenti nell'ambito territoriale dell'Unione e corrispondente al territorio del distretto sanitario di Castelfranco Emilia, al fine di predisporre e organizzare gli interventi di soccorso ed emergenza.

Gli interventi che si possono prevedere sono:

  • adeguamento dei singoli piani di assistenza della popolazione già in carico ai singoli servizi (Assistenza domiciliare sociale, ADI, Centri Diurni, etc.), garantendo un maggiore monitoraggio delle situazioni più a rischio;
  • segnalazione alla COT, da parte degli ospedali, delle dimissioni di soggetti fragili e, in particolare, di anziani soli dimessi/dimissibili in condizioni di rischio;
  • attivazione di forme di sostegno e monitoraggio (telefonico, o mediante visite a domicilio) delle persone a rischio individuate, con priorità assoluta per le persone sole, di età uguale o superiore agli 85 anni, e per le persone di età uguale o superiore ai 75 anni con patologie significative.

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Ultimo aggiornamento: 01-07-2025, 13:06